Dov’era Dio ad Auschwitz?
Una volta un imbianchino di nome Adolf Hitler, disse, in una birreria: ” Se un giorno andrò al potere, la prima cosa che farò sarà distruggere il popolo ebraico”.
Alcuni anni dopo, l’imbianchino andò al potere, e si mise in moto una macchina che assassinò i nove decimi del popolo ebraico in Europa.
Questo assassinio di massa si chiama, in ebraico, Shoà.
Avvenne durante la Seconda Guerra mondiale, nello Scorso millennio.
In quella guerra morirono circa 50 milioni di esseri umani. Milione più, Milione meno.
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Non penso debba affannarti troppo nel invitare tutti "a non dimenticare".
Anche se volessimo, è impossibile dimenticare visto che ce lo ricordano in continuazione.
Telegiornali, giornali, cinema, libri, da anni danno ampio spazio alla Shoà. Non preoccuparti quindi, credo che tutti ce l'abbiamo bene a mente ormai.
L'unico appunto che vorrei fare non è lagato alla legittimità del ricordo dove, tranne qualche personaggino iraniano, siamo sicuramente tutti daccordo, ma ne discuto l'esclusività.
Ovvero sarebbe intellettualmente onesto ricordare e insegnare (soprattutto nelle scuole) che, ahimè, di eccidi e genocidi ce ne sono stati davvero tanti nella storia, vicina e lontana. Nei pressi della nostra Europa e a migliaia di km di distanza.
Capisco la rilevanza che ha avuto la Shoà in quanto ha toccato da vicino il nostro occidente, ma spero che con la giusta pesatura i giovani vengano informati di tutti i crimini compiuti in giro nel mondo.
Non è l'inizio di una polemica ma una constatazione di un modo di fare informazione e cultura a mio avviso molto parziale.
Ci ho pensato qualche giorno prima di risponderti.
La tua constatazione di informazione e cultura di parte la ritengo del tutto:
1 - SBAGLIATA
2 - FUORI LUOGO.
3 - PREGIUDIZIEVOLE.
Nella giornata MONDIALE del ricordo," per non dimenticare", la Shoà, l'Olocausto, lo sterminio di un intero popolo ( sei milioni di esseri umani ) ho ritenuto e sentito il bisogno di " affiggere un manifesto" al muro di monte.net.
Lungi da me il pensiero a questioni di parte. Ricorda che non si specula su queste cose. MAAAIII!!
Quando sarà il momento ed i montenettiani si sentiranno di trattare argomenti quali la violenza e la sopraffazione di stati su inermi cittadini quali i gulag russi e i guantanamo americani esprimerò tutta la mia condanna.
Per concludere, un PLAUSO particolare a TITUS che è stato l'unico, il giorno 27/01/2006 sul guesbook, che salutando, come ogni mattina, la comunità virtuale, rivolgeva un pensiero particolare all'evento.
Piccole cose, corvo, solo piccole cose che fanno grandi gli uomini. Tutto il resto gratuite illazioni.
Ciao
Signor Falco,
per rispondere al suo post a me bastano 5 minuti.
Non capisco perchè lei cerca sempre in qualche modo di farmi sembrare quello che non sono. Prima dandomi in continuazione del moccioso, ora dandomi dell'irresponsabile e facendomi passare come un uomo senza rispetto.
Io non faccio gratuite illazioni, nè speculo su niente.
Questo deve essere chiaro. La prossima volta la invito a rispondere alla questione che ho sollevato invece di puntare a screditare la mia persona con moralismi di bassa demagogia.
Fatta questa doverosa premessa, le riassumo in breve il mio pensiero visto che lei è duro di comprendonio (chissà...saranno i 15 in più che iniziano a farsi sentire :wink:!!!).
Io non avevo da ridire sul ricordo in se della Shoà..., ne tantomeno sul suo ammirevole gesto di ricordarlo a noi tutti utenti di monte.net con parole che, sinceramente, ho molto apprezzato nella loro originalità.
Ho voluto sollevare solo la questione della "esclusività"!!!
Ma non sua!! Sono convinto che su qualunque "crimine verso l'umanità" siamo tutti daccordo, e lei sarebbe il primo a parlarne e io sarei dacordo con lei.
La questione che mi pongo e che le pongo è....perchè sono anni che si parla solo ed esclusivamente della Shoà se si parla di crimini verso i "diritti umani"?
Deve convenire con me sul fatto che tanti altri ( e sono davvero tanti) "crimini" non godono assolutamente di tutte queste "attenzioni". Non vorrà dire che non è vero?
Lei ne ha citato solo un paio, ma la lista è davvero lunga e non voglio essere qualunquista nell'elencarla. Significa allora che ci sono "crimini" di serie A e crimini di serie B. Già i due casi da lei enunciati non sono secondi alla Shoà nè come efferatezza nè come numero di morti....ammesso che si possa fare una sorta di "classifica"!!!!
Perchè non sono quasi mai ricordati? Perchè si contano almeno ben 15 film (di una certa visibilità) sulla Shoà in meno di vent'anni? Perchè si alternano speciali e servizi e immagini in continuazione durante tutto l'anno sui principali canali televisivi nazionali ed europei?
La invito a discernere su queste mie considerazioni che mi sono sono venute spontanee quando ho letto il suo legittimissimo e apprezzabile invito alla memoria anche se "ennesimo"! Il mio non era un appunto al suo post, ma considerazioni provocate dallo stesso.
Nonostante ha cercato di farmi fare la figuraccia di quello che non ha rispetto, le dico che non sono fra quelli idioti che negano l'eccidio...ma sicuramente sono fra quelli che la pensano come il principe Antonio De Curtis ne "a' livella"....e che credono che i morti dovrebbero essere tutti uguali.
certo quello che dici (guarda un pò ti do del tu) è rispettabilissimo ed anzi condivido al 100%.
Non ho nessun problema a condividerlo.
Quello che non condivido è che tu pregiudizievolmente (mamma che parola lunga) rispondi al mio post sminuendolo dandovi una impronta di parte.
Non è vero.
Non sò da cosa tu abbia dedotto tanto, o cos'altro se non accecato dal fatto che tu sia convinto che voglia lanciare chissà quale messaggio contro il tuo ( legittimo) pensiero politico.
Avrei preferito che tu mi abbia risposto dicendomi ">.
Ti avrei risposto volentieri di si. Tutto qui.
Ricordati... , non è nè retorica nè vittimismo, che sei sempre tu ad attaccarmi gratuitamente. Non sono mai intervenuto in un tuo post , non mi sono mai intromesso in una tua discussione, ecco perchè quella volta il gergo da bar. Poi non ti offendere se, legittimamente, uno ti risponde per le rime.
Oppure ti risponderei ( scherzando naturalmente )" m scord cà sò murt e sò mazzat ".
Comunque per non uscire fuori tema del post sempre disponibile a chiarimenti in privato.
Ah dimenticavo:
Non ti ho mai dato del moccioso, mai detto che sei un irresponsabile e irrispettoso. (sono deduzioni che hai fatto tu, sbagliando).
Ti dirò di più il post ( io lo chiamerei semplicemente manifesto ) l'ho preso integralmente da un sito ebraico che potrai trovare digitando, con un qualunque motore di ricerca, la parola "shoà". Mi sembrava bello l'ho proposto alla comunità montese come motivo di discussione. Mi sembrava bello per ricordare quell'evento di tanta brutalità ed efferatezza.
Solo questo.
Ciao
Ok, signor Falco, ci siamo....stiamo arrivando a dialogare.
In effetti la frase che ha scritto "propongo, approfittando di questa giornata, di discutere di tutte le vittime della violenza di potere e non" è il succo del mio primo intervento. Ovviamente io l'ho reso più ironico prorpio per dargli un po di forza e in più perchè a volte sembra davvero "esagerato" e moralistico mettere sotto i riflettori sempre le stesse cose non appena ce n'è l'occasione, e sinceramente ne sono un po seccato.
E poi le ho ripetuto che non era il suo intervento "di parte" ma in generale l'informazione che c'è dietro.
Non può dire di non aver capito la "sfumatura"!!!
Era abbastanza evidente!
E poi....su via...ma quale ..."messaggio contro il mio pensiero politico"!! ma per piacere....si figuri!!!
Con me ha proprio sbagliato rotta!!!
L'importante è che, bene o male, il mio reale messaggio sia stato da lei compreso.
Felice notte
In una intervista della Tv americana, Jane Clayson ha
chiesto ad una ragazza orfana a causa della tragedia
delle Twin Towers:
"Dio come ha potuto permettere che avvenisse una
sciagura del genere?"
La risposta che ha ricevuto è.. "interessante":
"Io credo che Dio sia profondamente rattristato da
questo, proprio come lo siamo noi, ma per anni noi gli
abbiamo detto di andarsene dalle nostre scuole, di
andarsene dal nostro governo, di andarsene dalle
nostre vite.
Essendo Lui quel gentiluomo che è, io credo che con
calma Egli si sia fatto da parte.
Come possiamo sperare di notare che Dio ci dona ogni
giorno la Sua benedizione e la Sua protezione se Gli
diciamo: "lasciaci soli"?
Considerando i recenti avvenimenti... attacchi
terroristici, nelle scuole... ecc... penso che tutto
sia cominciato quando 15 anni fa Madeline Murray
O'Hare ha ottenuto che non fosse più consentita alcuna
preghiera nelle nostre scuole americane e le abbiamo
detto OK.
Poi qualcuno ha detto: "è meglio non leggere la Bibbia
nelle scuole"... (la stessa Bibbia che dice, Tu non
ucciderai, Tu non ruberai, ama il tuo prossimo come te
stesso) e noi gli abbiamo detto OK.
Poi, il dottor Benjamin Spock ha detto che noi non
dovremmo sculacciare i nostri figli se si comportano
male perché la loro personalità viene deviata e
potremmo arrecare danno alla loro auto-stima, e noi
abbiamo detto "un esperto sa di cosa sta parlando" e
cosi abbiamo detto OK.
Poi, qualcuno ha detto che sarebbe opportuno che gli
insegnanti e i presidi non punissero i nostri figli
quando si comportano male, e noi abbiamo detto OK.
Poi alcuni politici hanno detto: "Non è importante ciò
che facciamo privato purché facciamo il nostro
lavoro" e d'accordo con loro, noi abbiamo detto OK.
Poi qualcuno ha detto: "Il presepe non deve offendere
le minoranze", così nel famoso museo Madame Tussaud
di Londra al posto di Maria e Giuseppe hanno messo la
Spice girl Victoria e Backam e noi abbiamo detto OK.
E poi qualcuno ha detto: "Stampiamo riviste con
fotografie di donne nude e chiamiamo tutto ciò
"salutare apprezzamento per la bellezza del corpo
femminile"". E noi gli abbiamo detto OK.
Ora ci chiediamo come mai i nostri figli non hanno
coscienza e non sanno distinguere ciò che e giusto da
ciò che è sbagliato.
Probabilmente, se ci pensiamo bene noi raccogliamo ciò
che abbiamo seminato.
Buffo come sia semplice, per la gente, gettare Dio
nell'immondizia e meravigliarsi perché il mondo sta
andando all'inferno
Buffo come crediamo a quello che dicono i giornali, ma
contestiamo ciò che dice la Bibbia.
Buffo come tutti vogliono andare in Paradiso, ma al
tempo stesso non vogliono credere.. pensare né fare
nulla di ciò che dice la Bibbia.
Buffo come si mandino migliaia di barzellette via
e-mail che si propagano come un incendio, ma quando si
incomincia a mandare messaggi che riguardano il
Signore, le persone ci pensano due volte a
scambiarseli.
Buffo come tutto ciò che è indecente, scabroso,
volgare ed osceno circoli liberamente nel cyberspazio,
mentre le discussioni pubblicate su Dio siano state
soppresse a scuola o sul posto di lavoro.
Buffo come a Natale nelle scuole la recita per i
genitori non possa più essere sulla natività ed al suo
posto venga proposta una favola di Walt Disney.
Buffo come si stia a casa dal lavoro per una festività
religiosa.. ma non si conosca nemmeno quale sia la
ricorrenza.
Buffo come qualcuno possa infervorarsi tanto per
Cristo la domenica, mentre e di fatto un cristiano
invisibile durante il resto della settimana.
Buffo che quando inoltri questo messaggio tu non ne
dia una copia a molti di quelli che sono nella tua
lista degli indirizzi perché non sei sicuro del loro
credo o di cosa penseranno di te per il fatto di
averglielo mandato.
Buffo come posso essere più preoccupato di ciò che
pensa la gente di me piuttosto che di ciò che Dio
pensa di me.
Stai pensando?
Maxgraphic
si ci sto pensando max, anzi ti dirò che ci ho sempre pensato.
Per questo c'è il "mistero della fede".
Anche nostro Gesù sulla Croce ebbe lo stesso dilemma e nella sofferenza chiese a Dio perchè lo avesse abbandonato.
Comunque grazie max.
Ciao Maxgraphic,
ti faccio i complimenti per l'intervento che, nonostante una connotazione profondamente cattolica, fa sicuramente riflettere chiunque.
molto "interessante"!
Ciao
bello...
si ci sto pensando....
Spero che non perdiamo mai la nostra, fede reale e soprattutto, la speranza....
Credo che Dio nonostante tutto continui a credere nell'uomo...
e speriamo che l'uomo ritoni a credere in dio...
...Poi vorrei aggiungere una semplice cosa, che si chiamino Ebrei, Curdi, Armeni, Schiti, Sunniti, Polacchi,Polani non dimentichiamoci le foibe, BieloRussi, Ceceni, Coreani del Nord, Russi.... Cambogiani,Vietnamiti, Cinesi, sudanesi, e altri ne sono tantissimi...
La PAZZIA, La CRUDELTA'E L'ODIO NON HANNO COLORE POLITICO o DOTTRINA ... SU di lora aleggia l'inesorabile volo della morte...
Per placare la rabbia di corvo nei confronti del mondo occidentale, colpevole di ricordare ingiustamente solo lo strerminio della razza ebraica da parte del Nazionalsocialismo, vi supplico di consultare "il Diario di Repubblica" . In questa speciale rubrica, nel mese di novembre, si informa il lettore sui GULAG.
http://www.repubblica.it/speciale/2006/diario/novembre.html
Spero che l'asimmetria informativa nei confronti dei "crimini verso l'umanità" sia(almeno un pò)diminuita. Scusaci corvo, se ricordiamo solo l'antisemitismo.
Caro Willianpoe, ti ringrazio per aver fornito informazioni diciamo più "alternative".
Ma converrai con me che non basta qualche articoletto sporadico qua e là per riequilibrare le "asimmetrie" storico culturali che vanno avanti da 40 anni.
E non mi citate sempre e solo i Gulag solo per completare il dualismo eccidio nazista ed eccidio comunista, non mi interessa la par condicio degli eccidi anche se tu e Falco avete voluto alludere a ciò.
Il Gulag è "famoso" rispetto a tanti altri eventi molto meno noti.
L'incredibile rilevanza e la visibilità che sono state date alla Shoà sono un lusso che solo un forte potere economico poteva permettersi.
Capisco che, a lungo andare, ogni celebrazione di eventi che il trascorrere del tempo rende sempre più lontani possa apparire rituale e retorica e produrre effetti di rigetto.
Non credo perciò che sia ispirata a pregiudizio antiebraico la seguente affermazione:
“L'incredibile rilevanza e la visibilità che sono state date alla Shoà sono un lusso che solo un forte potere economico poteva permettersi.”
Se un, implicito, pregiudizio da essa si potesse ricavare sarebbe, credo, di tipo “positivo”. Del genere, per capirsi, gli ebrei sono tutti intelligenti, gli ebrei si aiutano fra di loro, gli ebrei son tutti ricchi.
Le cose non stanno così e gli ebrei sono, banalmente, uguali a ogni altro gruppo umano. Che poi particolari vicende storiche abbiano indotto molti di loro a darsi al commercio o agli studi per avere “capitali” facilmente trasportabili nei momenti di persecuzione è vero, ma dove e quando hanno potuto hanno fatto anche i contadini. Ed è da attribuirsi alle persecuzioni anche la solidarietà nei momenti difficili, ma, in generale, pochi popoli si sono divisi e hanno litigato fra di loro quanto gli ebrei.
Quella degli ebrei tutti ricchi è, infine, una bufala che non merita neanche di essere commentata. Quelli del ghetto di Roma deportati dai nazi-fascisti facevano in maggioranza gli straccivendoli. Quelli dei villaggi (shetl) dell’Europa dell’Est dei romanzi di Isaac B. Singer erano dei poveracci che facevano tutti i mestieri.
Ciò detto, non voglio attizzare polemiche che, come a volte è capitato sul sito, bruciano come un fuoco di paglia e lasciano più confusione di prima, ma ciò che un’affermazione come quella di sopra sembra suggerire mi sembra piuttosto discutibile.
Può essere spiegata meglio?
La storia è fatta di tanti orrori, ma il tentativo di sterminio di un intero popolo da parte di una società avanzata è stato un fatto unico ed è da sperare che tale rimanga. Continuare a parlarne dovrebbe servire a questo e solo a questo. Essere, come dire, gelosi, della rilevanza data alle persecuzioni contro gli ebrei mi pare veramente fuori luogo.
Buongiorno Cristoforo Magistro, non si preoccupi, non ho nessuna intenzione di fare polemiche. Si discute per farsi capire il più possibile.
Partiamo dal fatto che non ho nulla contro gli ebrei, e rifiuto energicamente l'etichetta di antisemita.
Però signori, non è possibile che appena qualcuno vuole parlare in maniera distaccata di un fenomeno, senza lasciarsi prendere dalle emozioni che possono suscitare, si venga subito tacciati di insensibili e irresponsabili.
Sembra davvero che ci siano argomenti tabù. Sembra davvero che se si parla della Shoà bisogna per forza sottolineare con paroloni strappalacrime il grande crimine, le atrocità e quant'altro. Penso che su questi punti siamo tutti daccordo. Siamo tutti daccordo sull'orrore che tali atrocità provocano in qualsiasi essere umano.
Qui nessuno discute che ricordare la Shoà sia cosa buona e giusta. Tutti ci siamo commossi nel vedere Shinderl's list, e le riflessioni che vengono in mente sono davvero tante.
E sono daccordissimo sul fatto che se ne parli, non c'è nessun rigetto caro Cristoforo.
Dando tutto ciò per scontato (ovviamente ribadire il diritto alla vita non è mai scontato, ma non mi sono venuti in mente altri termini), volevo analizzare il fenomeno da un punto di vista critico. E' un reato? Boh....
Trovo sconfortante che neanche un uomo di cultura come lei non mi abbia capito.
Le spiego meglio la mia affermazione sul discorso del potere economico, in due parole.
Lei guarda la TV, legge i giornali, segue le pellicole cinematografiche? Nonostante molti canali televisivi mancano di spessore culturale e alcuni giornali hanno dimenticato cos'è l'informazione,...bene o male questi sono i veicoli d'informazione più diffusi e che hanno più visibilità. Bene. Non ha mai notato che se si parla di genocidi e pulizia etnica si parla sempre e solo degli ebrei? Penso che questo sia indubbio. Se ne parla molto. Ma anche a scuola. Se faccio mente locale, dopo la scuola media, non conoscevo altro genocidio. Non avevo neanche una piccolissima idea degli altri "crimini" consumati e che si stanno consumando in giro per il mondo, in africa, in jugoslavia,in russia, in armenia, nella lontana cina, in angola, in algeria.
Ora, di grazia, a me viene il dubbio che qualcosa non và! A lei no? Per lei è normale che ci siano popoli di serei A e popoli di serie B.
A questo punto inizi a pensare, e ti chiedi..come mai tanta asimmetria (per citare le parole del caro Willianpoe)?
La risposta, secondo il mio punto di vista, sembra abbastanza evidente. Chi sono oggi gli ebrei, quali posti occupano nelle nazioni occidentali, che peso hanno dal punto di vista economico. Caro Cristoforo, è ovvio che è una bufala il fatto che tutti gli ebrei sono ricchi.
Ma non serve che lo siano tutti. Basta anche una minima parte che sia ricca e nei "posti giusti", a ciò aggiungi il concetto di solidarietà di popolo molto spiccato in loro per ragioni storiche che tutti conosciamo. Analizzi la composizione dei consigli di amministrazione dei più grossi istituti di credito mondiali, sono tutti di origine ebrea.
Penso che lei sappia che un gran numero di uomini politici anche europei, sono di origine ebrea. Abbiamo grendi registi di Hollywood che sono di origine ebrea. Basta guardarsi un po intorno, e ci si rende conto che molti "posti chiave" sono occupati da gente di origine ebrea.
Una su tutte, basta pensare al fatto che la "disinteressatissima" America appoggia da anni Israele. Perchè secondo lei? Per puro spirito di altruismo?
non c'è dubbio che, come ricordava lei, è gente capace, gente che sà quello che fa, che si sa muovere, e di spiccata intelligenza. Ecco perchè c'è una gran parte di loro che non fa il "ciabattino".
La loro influenza nella società ha fatto si che un mondo insensibile e freddo, che tende a non avere rispetto e ricordo per nessuno, dove regna incontrastato l'individualismo, sia quasi "costretto" a ricordare le loro sciagure! Perchè loro hanno i mezzi per farlo.
Quindi hanno dovuto "imporre" il ricordo, che dovrebbe spettare loro di diritto.
Come dovrebbe spettare di diritto a tanti altri, che ahimè non hanno i "mezzi giusti".
Spero di essere stato chiaro. E spero di non suscitare l'indignazione di nessuno.
A tal proposito consiglio un bel film "critico" sulla questione Shoà, si chiama "The believer". Molto acuto.
Per favore, mi rivolgo a chi ha capito bene cosa voglio dire, intervenite per spiegare meglio queste mie riflessioni, che non sono accuse o polemiche, ma semplici considerazioni su quello che percepisco.
Io più di questo non so fare.
buona giornata a tutti e in particolare a lei caro Cristoforo, che ci regala quelle pagine straordinarie sul brigantaggio.
Conosco corvo personalmente. Per questo voglio spezzare una lancia in suo favore.
Ha scritto una cosa politicamente scorretta....
...poteva dire semplicemente "ok, bene...ricordiamoci anche di altri eccidi però". Ha preferito però calcare la mano sulla mancanza di adeguata informazione sui mille eccidi e atti di barbarie che ancora oggi sono presenti in tutto il mondo. Non so se - come dice corvo - questa "asimmetria" è frutto della potenza degli ebrei o se, invece, sia solo l'ennesima faccia di una cultura e modo di fare informazione ormai zoppo da decenni.
Sono però convinto del fatto che corvo ha ragione quando dice che sui banchi di scuola si dovrebbe rimarcare ogni forma di barbarie che contraddistinguono ancora la nostra "civiltà". E trovo essenziale che si possa esprimere questo concetto senza per questo suscitare il sospetto di antisemitismo.
Io credo che Corvo, con la sua lucida constatazione tutt'altro che provocatoria, abbia sollevato un tema delicatissimo. Premettendo che la Shoà sia stato uno degli eventi più drammatici e sconvolgenti che abbiano segnato la storia recente, bisogna, sulla scorta di questo indelebile ricordo, denunciare, come ha fatto Corvo, i genocidi di oggi, quelli che nell'indifferenza della società globalizzata si consumano quotidianamente nei paesi più poveri del continente Africano ed in altri paesi dove vige ancora un ferreo regime di repressione. Ditemi se non possono essere paragonate alla Shoà le 400.000 morti all'anno dei bambini dell'Africa sub-sahariana che muoiono a causa dell' HIV. Quindi ritengo che non bisogna mai dimenticare la Shoà e le sofferenze che ha prodotto ma bisogna lucidamente constatare che dalla Shoà la società moderna ha imparato ben poco o dimenticato presto ed è questo che non dobbiamo accettare ma combattere e denunciare a squarciagola.
.
Caro Corvo, forse la tua ansia di giustizia ti porta a vedere torti anche dove non ci sono.
Credo di aver capito quello che vuoi dire, ma ti prego di considerare che non è colpa degli ebrei se delle mostruosità occorse ad altri popoli si parla meno. Porre la questione della Shoah come se fosse un prodotto imposto al mercato con il sostegno di una massiccia pubblicità non mi sembra bello.
La storia si occupa sostanzialmente dello studio del “diverso modo” di procurarsi i mezzi di sopravvivere e di convivere delle collettività nel corso del tempo. La questione essenziale è che il tentato genocidio degli ebrei è stato un fatto “unico” -che non significa più importante o più grave di altri- perché basato su motivazioni genetiche falsamente scientifiche ed attuato contro chiunque appartenesse a quel popolo, cioè a prescindere da ogni principio di responsabilità individuale sul quale si basa la civiltà contemporanea. E perché è stato il risultato finale di una persecuzione che affonda le radici nella notte dei tempi ed era stata propagata come un incendio da un secolo all’altro dalla predicazione di una religione e di una Chiesa come quella cattolica che, per altri aspetti, ha avuto tanti meriti.
E perché, infine, é stato un atto di automutilazione che la parte più colta e civilizzata dell’umanità del ventesimo secolo ha voluto infliggersi dal momento che di ebrei ve ne erano erano in tutta l’Europa e il Nord America.
La visibilità data al tentato genocidio ebraico già nell’immediato dopoguerra fu dovuta a vari motivi; fra l’altro fu usata dalle potenze vincitrici come prova della mostruosità complessiva del nazismo. Se la lobby ebraica statunitense fosse stata potente come si dice, si sarebbe fatto sapere al mondo quello che accadeva nei campi di sterminio immediatamente e non solo dopo l’arrivo dell’Armata Rossa.
I tanti altri terrificanti fatti che si potrebbero elencare non sono stati meno gravi, ma sono stati “diversi”. Sottolineare la particolarità di ognuno è, appunto, il compito della ricerca storica e del dibattito pubblico.
E’ certo che non tutti i crimini di lesa umanità sono trattati allo stesso modo, ma non sono gli ebrei che sorbendosi ingordamente tutta la pietà di cui il mondo è capace impediscono che si parli, ad esempio, dello sterminio degli armeni .
Cambiando un po’ il discorso: è come se si dicesse che l’attenzione riservata dal cinema e dalla letteratura agli episodi di linciaggio dei neri negli Stati Uniti, avesse impedito di parlare di quelli riservati agli emigrati italiani che nella graduatoria si piazzarono, di stretta misura, al secondo posto. Eppure sono ben documentati in corposi fascicoli dell’archivio storico del nostro ministero degli affari esteri. Ma se non ne parliamo noi , chi vogliamo che lo faccia?
In ogni caso, nessuna accusa a nessuno, non da parte mia, ma l’augurio -che faccio prima di tutto a me stesso- ad affinare i criteri di valutazione delle cose in modo che questo sito sia un luogo di crescita per tutti.