Pannoloni e pannolini
Seconda estate per la giunta montese e un anno di amministrazione che se n’è andato senza colpo ferire, o meglio con feriti che nulla possono fare se non leccarsi le ferite da soli perché ormai in tutti è forte il sentimento del sentirsi abbandonati e della rassegnazione.
Ci eravamo augurato una svolta, ci avevamo sperato, dopo un decennio di amministrazione buia, caratterizzata solo dal clientelismo e dal favoritismo, avevamo salutato con molta gioia la nuova amministrazione composta da giovanissimi in una squadra che vedeva anche ex amministratori navigati. Si contava molto sul nuovo vigore che potevano portare i giovani e sull’esperienza che avrebbero portato i vecchi, ma a distanza di oltre un anno alla speranza si è sostituita la delusione e insieme ad essa quella rassegnazione che ci porta a leccarci le ferite da soli.
A Ciffo che giustamente in un altro post ha puntato il dito sull’estate montese, a Michele Dimichino che d’altra parte rivendica con forza i suoi e dei sui colleghi sacrosanti diritti ad essere pagati per un lavoro svolto, ai consiglieri di maggioranza e di opposizione che sfruttano le pagine di Montenet per ribadire posizioni contrarie che non sono in grado di far valere i primi dagli stessi banchi della maggioranza e ai secondi da quelli dell’opposizione, mi verrebbe da dire non meravigliatevi se a distanza di un anno siamo nella più totale anarchia amministrativa, l’unica considerazione che possiamo fare e quella che le idee dei giovani non sono arrivate perché stanno ancora nell’incubatrice, e l’esperienza dei vecchi appartiene ormai ad un lontano passato che si fa fatica a ricordare.
Se ancora è rimasta qualche euro nelle casse del comune, forse sarebbe il caso di assumere una determina per l’acquisto di una partita di pannoloni e di pannolini, magari potrebbero servire.