Astronomicamente inizia con l’equinozio di primavera (il 20-21 marzo nell’emisfero nord, ed il 23 settembre nell’emisfero sud), e finisce con il solstizio d’estate (il 20-21 giugno circa nell’emisfero Nord e il 21 dicembre nell’emisfero sud). Quest anno cade proprio il 20 marzo.
Equinozio
In astronomia, un equinozio è definito come l’istante in cui il Sole raggiunge una delle due intersezioni tra l’eclittica e l’equatore celeste.
Date degli equinozi (Tempo universale)
Anno – Equinozio di primavera (Marzo)
2005 20 Mar 12:33
2006 20 Mar 18:26
2007 21 Mar 00:07
2008 20 Mar 05:48
2009 20 Mar 11:44
2010 20 Mar 17:32
2011 20 Mar 23:21
2012 20 Mar 05:14
2013 20 Mar 11:02
2014 20 Mar 16:57
2015 20 Mar 22:45
2016 20 Mar 04:30
2017 20 Mar 10:28
2018 20 Mar 16:15
2019 20 Mar 21:58
2020 20 Mar 03:49
Illuminazione della Terra all’equinozio
La parola “equinozio” deriva dal latino e significa “notte uguale”. Gli equinozi di marzo e settembre sono i due giorni di ogni anno in cui il dì e la notte hanno la stessa durata. Per definire esattamente la lunghezza del giorno, l’alba comincia quando il Sole ha superato di metà l’orizzonte e il tramonto finisce quando il Sole è di metà sotto l’orizzonte. Usando questa definizione, la lunghezza del dì è esattamente 2 ore. Agli equinozi, il Sole sorge all’esatto est e tramonta all’esatto ovest.La primavera è una delle quattro stagioni delle zone temperate.
Nell’emisfero settentrionale, l’equinozio di marzo (che cade il 20 o 21 Marzo) è l’equinozio di primavera, e l’equinozio di settembre (che cade il 22 o il 23 settembre) è l’equinozio d’autunno; nell’emisfero meridionale, questi termini sono invertiti.
Gli equinozi possono essere considerati anche come punti nel cielo. Anche se la luce diurna nasconde le altre stelle, rendendo difficile vedere la posizione del sole rispetto agli altri corpi celesti, il Sole ha una posizione definita relativa alle altre stelle. Mentre la Terra gira attorno al Sole, l’apparente posizione del Sole si sposta di un intero cerchio nel periodo di un anno. Questo cerchio è chiamato eclittica, ed è anche il piano dell’orbita della Terra proiettato sulla sfera celeste. Gli altri pianeti visibili ad occhio nudo (Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno) sembrano muoversi lungo l’eclittica poiché le loro orbite sono su un piano simile a quello della Terra.
L’altro cerchio nel cielo è l’equatore celeste, ovvero la proiezione dell’equatore terrestre sulla sfera celeste. Poiché l’asse di rotazione della Terra è inclinato rispetto al piano dell’orbita, l’equatore celeste è inclinato rispetto all’eclittica. Due volte l’anno, il Sole incrocia il piano dell’equatore terrestre. Questi due punti sono gli equinozi.
Il punto dell’equinozio di primavera del nostro emisfero è anche chiamato punto vernale, punto dell’Ariete o punto gamma. Mentre quello dell’equinozio d’autunno è anche chiamato punto della Bilancia. Tuttavia, a causa della precessione degli equinozi, questi punti non si trovano più nella costellazione da cui prendono il nome.
L’istante nel quale il Sole passa attraverso ogni punto di equinozio può essere calcolato accuratamente, così l’equinozio è un particolare istante, piuttosto che un giorno intero.
Il percorso del Sole nell’equinozio a 0° di latitudine (all’equatore)
Il percorso del Sole nell’equinozio a 50° di latitudine
Il percorso del Sole nell’equinozio a 90° di latitudine (al Polo)
Comportamento del Sole all’equinozio
Agli equinozi il Sole sorge precisamente ad est e tramonta precisamente ad ovest, dappertutto. La lunghezza del giorno eguaglia la lunghezza della notte.
– All’equatore il Sole sorge in linea verticale dall’orizzonte est fino allo zenit, e poi tramonta in linea verticale dallo zenit all’orizzonte ovest.
– Al Tropico del Cancro il Sole passa a sud, dove giunge alla sua massima altitudine per quel giorno che è 66°33′
– Al Tropico del Capricorno il Sole passa a nord, dove giunge alla sua massima altitudine per quel giorno che è 66°33′
– Al polo nord il Sole passa da una notte lunga 6 mesi ad un dì lungo 6 mesi.
– Al polo sud il Sole passa da un dì lungo 6 mesi ad una notte lunga 6 mesi.
Usanze e tradizioni per l’Equinozio di primavera
Sham El Nessim era un’antica festività egiziana le cui tracce risalgono a circa 4700 anni fa. Resta una delle feste pubbliche Egiziane, cade il lunedì e coincide con l’equinozio di primavera.
I calcoli per il giorno di Pasqua nella chiesa Cristiana (la prima domenica dopo la prima luna piena contemporanea o successiva all’equinozio di marzo), usa la sua definizione specifica dell’equinozio – che capita sempre il 21 marzo. Il giorno di Pasqua può capitare al più presto il 22 marzo.
L’equinozio di marzo segna il primo giorno dell’anno per una varietà di calendari, inclusi il calendario Iraniano, il calendario Bha’ì. Il festival Persiano (Iraniano) del Nowruz viene celebrato in questo giorno. Nell’antica mitologia persiana, Jamshid, il re mitico della Persia, ascese al trono in questo giorno e ogni anno quest’evento viene commemorato con feste per due settimane. Queste feste rievocano la storia della creazione e l’antica cosmologia del popolo Iraniano e Persiano.
È un giorno di festa anche per l’Azebaijan, l’Afganistan, l’India, la Turchia, Zanzibar, l’Albania e diversi paesi dell’Asia Centrale, è festa anche per i Kurdi. È inoltre una festività Zoroastrina, è anche un giorno sacro per i seguaci della Fede Bahá’í e per i musulmani Ismaili Nizari comunemente chiamati come gli Aga Khanis. In molti paesi arabi il Giorno della Madre viene celebrato nell’equinozio di marzo.
In Giappone il giorno dell’equinozio di primavera (marzo) (Shunbun no hi) è una festa nazionale ufficiale che si trascorre visitando le tombe di famiglia e celebrando le riunioni di famiglia. In modo del tutto simile a settembre c’è un giorno dell’equinozio d’autunno (Shubun no hi).
Il primo giorno dell’anno per i Tamil e i Bengali segue lo zodiaco Hindu e sono celebrati rispetto al equinozio di primavera siderale (14 aprile). Quello Tamil viene festeggiato nello stato dell’India del Sud del Tamil Nadu, l’altro viene festeggiato in Bangladesh e nello stato dell’India dell’est del Bengala Ovest.
Il giorno del Pianeta Terra venne celebrato inizialmente il 21 marzo 1970, giorno dell’equinozio. Attualmente è celebrato in diversi Stati il 22 aprile.
La Giornata Mondiale della Narrazione è una celebrazione globale dell’arte orale della narrazione che viene celebrata ogni anno durante l’equinozio di primavera nell’emisfero nord, mentre il primo giorno dell’equinozio di autunno nell’emisfero sud.
Primavera meteorologica: dal 1° Marzo al 31 Maggio
La primavera meteorologica inizia a Marzo e termina con Maggio, quando cede il passo all’estate meteorologica (1° Giugno). Generalmente precede di una ventina di giorni quella astronomica che cade il 20 o 21 Marzo. Questo scarto di 1 giorno che contraddistingue la possibile caduta del primo giorno di primavera è determinato da un errore nel calendario gregoriano che non tiene conto di quel pezzetto di giorno in più sui 365 che ogni quattro anni influisce anche sul mese di Febbraio (quando si conta anche il 29 Febbraio).
Dal primo giorno di Marzo in poi generalmente si concretizza un addolcimento del clima, le perturbazioni collegate al Vortice Polare (il grande regista degli inverni dell’emisfero nord del pianeta) tendono ad indebolirsi e alle nostre latitudini, le giornate si allungano vistosamente, in termini di ore di luce. rispetto a quelle di buio. Tuttavia non è sempre detto che con l’inizio della primavera meteorologica inizia effettivamente il tempo stabile e più caldo. Le energie in gioco nel mese di Marzo sono ancora molto vivaci, per i contrasti termici causati dalle masse d’aria gelida ancora in circolazione in sede polare e sub-polare e quelle via via più miti favorite dal maggior riscaldamento solare
E’ facile ricordare annate in cui proprio durante il mese di Marzo (dunque già in sede di primavera meteorologica) si sono avuti episodi gelidi e nevosi fin sulla nostra penisola, favoriti da discese di nuclei dia ariga gelida di estrazione polare, o magari continentale (Russia-Siberia).
La fase di maggiore stabilità atmosferica coincide più o meno con la fine di Aprile, dunque Marzo può a volte essere associato quasi totalmente alla stagione invernale, specie quando le condizioni meteo-climatiche riscontrano particolarità come quelle descritte sopra (gelide e nevose). Tuttavia, in linea di massima pare coerente il frazionamento delle stagioni meteorologiche così come viene considerato, almeno per le statistiche del passato dunque per i comportamenti dell’atmosfera che si verificano in genere alle nostre latitudini.