Al Sig. Presidente del Consiglio Regionale
SEDE
Interrogazione urgente a risposta orale
PREMESSO che:
- con il D.lgs. n.22/1997 (Decreto Ronchi) lo Stato Italiano, nel recepire le direttive dell’Unione Europea, disciplinava la gestione dei rifiuti, dei rifiuti pericolosi, degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggi e stabiliva i criteri necessari per attivare, su tutto il territorio nazionale, la raccolta differenziata dei Rifiuti Solidi Urbani individuando gli obiettivi da conseguire entro gli anni 1999 ( 15% ) e 2003 ( 35% ).
- per il mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati, il D.lgs 22/1997 veniva prorogato con il D.lgs. 152/2006 che imponeva nuovi livelli percentuali di raccolta differenziata pari al 45% entro il 2008 ed il 65% entro il 2012. A questa proroga, giustificata dal mancato raggiungimento delle relative percentuali (soprattutto al Sud), ne seguivano altre con la Legge n.296/2006 (legge Finanziaria 2007) che prevedeva il raggiungimento del 40% di RD entro il 2007, il 50% nel 2009 e il 65% nel 2011;
- secondo i dati della OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista), riferiti all’anno 2009 e pubblicati sul BUR (Bollettino Ufficiale Regionale) n.48 del 16/12/2010 risulta che, in Basilicata, su un totale di 131 comuni, 119 (92 Potenza e 27 Matera) effettuano la raccolta differenziata dei RSU e su questi solo due, Montescaglioso e Montalbano Jonico, con percentuali superiori al 60% risultano essere in linea con il disposto della Legge Finanziaria dello Stato per l’anno 2007 superando, di gran lunga, gli obiettivi del 50% entro il 2009.
- Rispetto al trend regionale dell’11,52% per il 2009, sono i comuni di Montescaglioso con il 66,08% e di Montalbano Jonico con il 59,31% che determinano l’aumento complessivo della percentuale di raccolta differenziata che, in caso contrario, si attesterebbe in tutta la Provincia di Matera su valori pari al 4,96% ed in tutta la regione all’ 8,76%.;
- la Basilicata con i dati precedentemente illustrati continua ad essere inadempiente rispetto alle disposizioni di Legge ed a mostrare scarsa sensibilità in tema di tutela dell’ambiente e di salute pubblica;
CONSIDERATO che:
- per la raccolta e lo stoccaggio degli R.S.U. esistono centri di selezione quasi esclusivamente nel Centro – Nord Italia e nello specifico 39 centri di selezione rifiuti gestiti dal “Corepla” con indotto occupazionale di duemila dipendenti, oltre a centri che operano in regime autonomo in accordo diretto con i comuni;
- nel sud Italia, ed in particolar modo nell’area del materano, operano aziende che partendo dalle bottiglie in PET della raccolta differenziata producono lavorati in tessuto/non tessuto, destinati anche al settore edilizio ed esportati in tutto il mondo,;
- da un’indagine statistica nazionale, nel corso del 2010 – col meccanismo delle aste pubbliche – il costo medio per l’approvvigionamento del materiale plastico, derivante dalla raccolta differenziata di PoliEtilenTereftalato (PET), si è più che quintuplicato arrivando a superare i 700€ per tonnellata a cui vanno aggiunti i costi derivanti dal trasporto del materiale penalizzante per le distanze
Si interrogano
Il Sig. Presidente la Giunta Regionale
l’Assessore alle Attività Produttive
l’Assessore all’Ambiente
per sapere:
- Se il Governo regionale sia a conoscenza ed abbia abbondantemente informato i comuni lucani sulle direttive del Decreto Legislativo 5 febbraio 1997 n. 22 (Decreto Ronchi) ed in particolare su quanto previsto dall’art. 4 dello stesso D.L. in materia di recupero dei rifiuti che recita:
1. Ai fini di una corretta gestione dei rifiuti le autorità competenti favoriscono la riduzione dello smaltimento finale dei rifiuti attraverso:
a) il reimpiego ed il riciclaggio;
b) le altre forme di recupero per ottenere materia prima dai rifiuti;
c) l’adozione di misure economiche e la determinazione di condizioni di appalto che prevedano l’impiego dei materiali recuperati dai rifiuti al fine di favorire il mercato dei materiali medesimi;
d) l’utilizzazione principale dei rifiuti come combustibile o come altro mezzo per produrre energia.
2. Il riutilizzo, il riciclaggio e il recupero di materia prima debbono essere considerati preferibili rispetto alle altre forme di recupero.
3. Al fine di favorire e incrementare le attività di riutilizzo, di riciclaggio e di recupero le autorità competenti ed i produttori promuovono analisi dei cicli di vita dei prodotti, ecobilanci, informazioni e tutte le altre iniziative utili.
4. Le autorità competenti promuovono e stipulano accordi e contratti di programma con i soggetti economici interessati al fine di favorire il riutilizzo, il riciclaggio ed il recupero dei rifiuti, con particolare riferimento al reimpiego di materie prime e di prodotti ottenuti dalla raccolta differenziata con la possibilità di stabilire agevolazioni in materia di adempimenti amministrativi nel rispetto delle norme comunitarie ed il ricorso a strumenti economici.
- Quali iniziative concrete intendono assumere per sollecitare e sostenere i Comuni lucani per attivare urgentemente le attività di raccolta differenziata dei RSU;
- Se ritengono opportuno avviare procedure di premialità per i cosiddetti Comuni ricicloni della Basilicata, come Montescaglioso e Montalbano Jonico, che da tempo hanno superato gli obiettivi imposto dalla Legge Finanziaria 2009;
- se sia nelle intenzioni del Governo Regionale adempiere a quanto previsto dalla normativa nazionale ed in caso affermativo di conoscere i tempi necessari per
- attuare quanto sopra esposto anche al fine di agevolare quelle aziende che, attualmente, pur operando in condizioni di pesante difficoltà riescono a garantire, ancora per poco tempo, livelli occupazionali che in condizioni favorevoli e diverse da quelle offerte dalla regione Basilicata, potrebbero essere incrementati, se non addirittura raddoppiati;
- se sia nelle intenzioni del Governo Regionale attuare, realmente e seriamente, politiche a sostegno della occupazione ed in caso affermativo se non ritenga opportuno istituire, urgentemente, un tavolo operativo al quale invitare tutte le aziende, operanti sul territorio, sane ed intenzionate a sostenere lo sviluppo della Basilicata.
Il Consigliere Regionale
Dott. Mario Venezia
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Potenza 25 maggio 2011